giovedì 30 giugno 2011

Il terzo compleanno

Tanti auguri a noi! Tanti auguri a noi! Tanti auguri a noi!
Una triade per il nostro 3° BLOG COMPLEANNO.
Per festeggiare offriamo a chiunque oggi passi a farci un saluto, una bella fetta di torta...ognuno scelga quella che preferisce!
Grazie
manuela e silvia

martedì 28 giugno 2011

e Curnucell portafortuna

Uno dei souvenir che ci siamo portate a casa da Napoli è stata questa pasta portafortuna.
Naturalmente si tratta della pasta di Gragnano, quindi con una sua storia ed un’attenta lavorazione, che la rendono unica, gustosa e più ricercata rispetto alla pasta cui siamo abituati.
Forse dalla foto non si vede bene, ma nell’immediato ci ha colpito la sua forma: sono dei piccoli cornetti che speriamo siano di buon auspicio per il progetto che ci ha portato fino a Napoli.
In abbinamento alla componente di peperoncino presente nella pasta (che le ha dato anche il bel colore rosso) abbiamo scelto un condimento di mare: del salmone affumicato ammorbidito con della panna leggera.
Un’altra chicca di questa ricetta è la rucola piccante, un’erba scovata per caso, che ha profumato e leggermente incrementato il piccantino della pasta.

VINO CONSIGLIATO: Trebbiano d’Abruzzo (vino dal colore giallo paglierino, con profumo intenso e delicato, sapore asciutto e vellutato)


Ingredienti:
250g “e Curnucell portafortuna” pasta di semola di grano duro al peperoncino
150g salmone affumicato
100ml panna da cucina light
rucola piccante
succo di limone
sale

Lasciare marinare il salmone a pezzetti nel succo di limone.
Cuocere la pasta in acqua bollente salata, scolarla e condirla con la panna ed il salmone; aggiungere un po’ di acqua di cottura per mantenerla morbida.
Servire con la rucola sminuzzata.

domenica 26 giugno 2011

Un cous cous palestinese accompagnato da romani

“Maftoul” è il nome del cous cous in Palestina, Giordania, Libano; questo cous cous viene lavorato artigianalmente dalla donne delle operative di Parc (Palestinian Agricoltural Relief Committes), organizzazione no profit che opera per lo sviluppo agricolo rurale in tutta la Palestina. Rivolge particolare attenzione alle donne e mira alla costruzione di una società civile e democratica.
Le radici del cous cous sono nel maghreb, terra dei berberi, la popolazione indigena dell'africa settentrionale dalla storia millenaria. Gli arabi ne fecero proprie le tradizioni: tra queste quella del cous cous, piatto emblema della cucina araba e diffuso anche in paesi distanti dalla cultura islamica.
La tradizione vuole che si mangi tutti insieme intorno a un unico piatto utilizzando le mani; forte è la valenza sociale perché si mangia solo insieme alla famiglia o a chi viene considerato parte della comunità.
Il cous cous della Palestina è un prodotto pregiato e differente dal cous cous tradizionale, proprio per la qualità conferita dal metodo di lavorazione tutta artigianale.
A base di grano integrale e di frumento spezzettato boulgour, viene rotolato nella farina di grano tenero e impastato con acqua e sale, fino a diventare granuloso; viene poi essicato al sole per 2-3 giorni. Una volta cotto presenta granuli dal colore scuro tipico del grano integrale, di dimensione grande, morbidi ma consistenti.
Per condire un ingrediente così ricercato e gustoso abbiamo pensato ad ingredienti più delicati e dolci. Un classico romano (fave e pecorino) arricchito con piselli e pancetta.
Questo piatto ci è piaciuto davvero molto: il giusto abbinamento di sapori e consistenze, leggero e perfetto per queste serate estive.


Ingredienti:
250g cous cous di grano integrale della Palestina “Altromercato”
140g pisellini novelli precotti
265g fave verdi precotte
1 cipolla rossa piccola
80g cubetti pancetta affumicata
76g pecorino romano a scaglie
foglie menta fresca
olio evo
vino bianco
aglio in polvere
sale, pepe nero
 
Cuocere il cous cous in 500ml di acqua salata, per circa 10 minuti dal bollore, finchè non si asciuga tutta l’acqua.
Nel frattempo affettare la cipolla e soffriggerla nella padella wok con l’olio, unire le verdure, salare e, per ultimo, aggiungere la pancetta. Continuare a cuocere bagnando con il vino bianco.
Quando il cous cous è pronto versarlo nella wok a fuoco spento, insaporire con l’aglio, la menta ed il pecorino. Servire spolverando con il pepe nero.

venerdì 24 giugno 2011

Insalata di cicerchie e patate al pesto di sedano

Da Sorrento siamo tornate con un piccolo pacco regalo: all'interno abbiamo trovato un legume che non avevamo ancora avuto l'occasione di provare, la Cicerchia.
Proveniente dal Medio Oriente è una leguminosa che nasce da una pianta erbacea a ciclo annuale, molto simile a quella dei ceci. Cresce in condizioni difficili, non ha bisogno di cure particolari, anzi la mancanza d’acqua conferisce al seme finale un sapore farinoso e gradevole.
La sua storia affonda nella notte dei tempi, la cicerchia è un antico legume ricco di calcio e fosforo e di oligoelementi, cresce anche su terreni poveri e in condizioni difficili, resiste alla siccità e alle basse temperature.
Questo legume poverissimo è stato abbandonato, poiché richiedeva una grossa mole di lavoro manuale, tanto che piuttosto che coltivarla e mangiarla si preferiva addirittura usarla come ghiaino per addobbare il presepe.
Oggi la cicerchia è stata riscoperta ed è valorizzata sia per tutelare la biodiversità vegetale e ambientale sia quale alimento nella dieta contadina del passato.
Attualmente se ne contano una ventina di specie, che vanno da quella grossa e insapore coltivata in America, come alimento bovino e quella piccola, spigolosa, con le colorazioni che vanno dal grigio al marrone chiaro, che oggi finalmente possiamo ritrovare nel centro Italia: nella Toscana , nell’Abruzzo e soprattutto nelle Marche.
Come tutti i legumi, fa anche molto bene: ricca di proteine ed amidi, vitamina B1 B2 e PP, molto calcio, fosforo, fibre alimentari, la cicerchia viene consigliata per i disturbi della memoria e nell’affaticamento celebrale.
Non volendo ricadere nella solita zuppa, abbiamo pensato ad un'insalata fresca e profumata: semplici e povere patate, sedano fresco di orto e naturalmente questo nuovissimo (per noi) legume.


Ingredienti:
500g patate novelle a rondelle
175g cicerchie secche
aromi per patate
80g olive nere
olio evo
sale
Pesto di sedano:
sedano
aglio a spicchi
nocciole senza pelle
olio evo
sale

Lasciare in ammolo le cicerchie per circa 15 ore, poi lessarle in pentola a pressione per circa 20 minuti.
Tagliare le patate e cuocerle nel microonde, condite con gli aromi e l’olio, con funzione combinata per circa 25 minti.
Preparare il pesto: frullare le foglie di sedano con olio, quindi aggiungere le nocciole, l’aglio ed il sale.
In una ciotola mescolare le cicerchie con le patate, unire le olive ed infine il pesto di sedano; eventualmente salare.

martedì 21 giugno 2011

Sformatini di zucchine con cuore filante ai fiori

Perché i fiori di zucchina sono buoni anche non fritti.
Prendendo spunto (ok un po’ più di uno spunto) dalla sua ricetta abbiamo realizzato dei piccoli boccioli di rosa, con gli ingredienti maggiormente rappresentativi della stagione.
Ci è molto piaciuto il contrasto tra il guscio dolce e delicato, rispetto al ripieno filante e mooolto saporito (le acciughe con i fiori son perfette!!).
Rispetto alla ricetta originale abbiamo variato leggermente le quantità per ottenere degli sformatini un po’ più solidi: essendo le zucchine una verdura ricca di acqua, è stato necessario ridurre le dosi del latte ed aumentare di poco la farina.
Infine, al posto dei classici pirottini in alluminio, che richiedono di essere imburrati, ci siamo affidate ai nostri (o meglio della Pavoni) stampi in silicone...dalla perfetta riuscita.


Ingredienti per 10 sformatini:
6 zucchine
2 uova
100g farina
1 cucch margarina
125g mozzarella
filetti di acciughe sott’olio
colatura di alici
fiori di zucchina
150ml latte
basilico fresco
1 cucch parmigiano grattugiato
olio evo
aglio in polvere
sale

Tagliare a julienne le zucchine e lessarle, poi frullarle con il basilico.
Sbattere le uova con la farina.
Scaldare il latte con la margarina ed il formaggio grattugiato; versarlo nel composto di uova e mescolare bene. Unire le zucchine ed insaporire con aglio e sale.
Nel frattempo scaldare in un padellino i fiori con un filo d’olio, aggiungervi la colatura e le acciughe.
Versare metà del composto di zucchine negli stampi in silicone, mettere i fiori, i dadini di mozzarella e coprire con il restante composto.
Cuocere in forno ventilato a 200° per circa un’ora, di cui 45 minuti nel ripiano più basso del forno.

domenica 19 giugno 2011

Spaghettoro con sugo ai peperoni

Qualche giorno fa ci siamo viste recapitare a casa un enorme pacco tutto colorato e davvero pesante: all’interno abbiamo trovato una ricca fornitura di pasta, prodotta da un antico pastificio Rosetano, di tradizione familiare, i Verrigni.
Il pastificio nasce nel 1898 producendo una pasta di qualità elevata che sprigiona i sapori della terra abruzzese, attraverso la raccolta dei migliori grani duri del territorio ed alla continua ricerca di un equilibrio tra tradizione ed innovazione.
Per il nostro primo piatto ci siamo lasciate tentare da questi spaghetti, caratteristici per la particolare trafilatura in oro: tale lavorazione conferisce alla pasta una consistenza diversa, ricercata ed elegante, capace di esaltare il gusto del condimento.
Grazie al minore “stress” che l’impasto subisce a contatto col metallo nobile, la pasta presenta una nuova ruvidezza e una nota distintiva che conquista.
Per il condimento abbiamo scelto un sugo morbido, ma ricco di gusto e tutto di stagione. I peperoni dolci sono insaporiti dalla pancetta e speziati con l’immancabile peperoncino.
Un condimento corposo che si è rivelato ideale per questa pasta di maggior spessore e di carattere.


Ingredienti per 4 persone:
280 Spaghettoro Verrigni
2 peperoni (rosso e giallo)
75g pancetta dolce
passata di pomodoro
salsa di soia
olio evo
aglio in polvere
peperoncino in polvere
sale


Mondare ed affettare i peperoni e farli soffriggere in pentola con un filo d’olio; portare a cottura insaporendo con aglio e sale.
Quando sono quasi cotti unire la pancetta e la salsa di soia.
Terminare la cottura aggiungendo qualche cucchiaio di passata di pomodoro.
Frullare, in modo grossolano (cercando di lascare qualche pezzo intero) con il frullatore ad immersione, quindi rimettere sul fuoco ancora qualche minuto, speziare con il peperoncino.
Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata e condire con il sugo.

giovedì 16 giugno 2011

Dip di limone e mandorle

Nelle ricette proposte da Sale e Pepe del mese di giugno 2011 abbiamo trovato alcune salse davvero stuzzicanti.
Tra queste ci ha colpito il dip di limone e mandorle perché fresco e profumato, semplice da preparare e ideale per accompagnare piatti leggeri.
Con l’utilizzo di pochi ingredienti, abbiamo realizzato una salsa cremosa e ricca, né aspra né amara, ma delicata e piacevole.
Noi l’abbiamo abbinata con un’insalata di polipo, ma si presta benissimo anche con altri pesci al forno e alla griglia, oppure per accompagnare un pinzimonio di verdure (come suggerito dalla rivista).


Ingredienti:
1 limone
mandorle
2 spicchi aglio
45g pane integrale a cassetta
½ bicch olio di semi
sale

Grattugiare la buccia del limone e frullarla con le mandorle e l’aglio. Unire il succo del limone ed il pane, frullare ancora quindi insaporire con il sale ed, a filo, aggiungere l’olio.
Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo, se necessario aggiungere un po’ d’acqua per amalgamare meglio.
Conservare in frigo prima di servire.

martedì 14 giugno 2011

Gente del Fud

C’eravamo e ci siamo anche noi!
Solo due giorni, 80 food bloggers, 1 pasta ed un grande sponsor: questi sono stati gli ingredienti chiave per il lancio di “Gente del Fud”.


Un progetto che nasce per “riscoprire prodotti dimenticati e sapori dell’infanzia, cercando di capirne la storia e perché sono così buoni”: il piccolo contributo di ogni singola realtà locale per far conoscere prodotti di nicchia, apprezzati fin’ora solo da pochi, la loro storia e le caratteristiche che li rendono così speciali.


Il team Garofalo (Emidio, Giorgio, Flavia e Piero), organizzatore dell’incontro, in questi due giorni ci ha raccontato la storia di questa azienda e la sua filosofia: una famiglia orgogliosa del suo lavoro, dal top manager al più semplice operario, che pone particolare attenzione non solo alle materie prime, ma anche alle fasi di lavorazione - tra i vari appuntamenti, infatti, abbiamo avuto la possibilità di visitare lo stabilimento di produzione.


Per noi questo weekend è stato anche un’emozionante occasione per dare un volto alle parole scritte dietro i commenti ai nostri post.

domenica 12 giugno 2011

Clafoutis leggero di ciliegie e yogurt greco

Un dolcino leggero ed a base di frutta, proprio quelli che maggiormente invogliano in questa stagione.
Di clafoutis se ne trovano tantissimi sul mondo blog, noi abbiamo voluto provare il suo: a differenza di altri ci è sembrato più leggero, per la presenza di un solo uovo, e comunque molto semplice da preparare.
Nella nostra versione il mascarpone viene sostituito dallo yogurt: quello greco ha la consistenza che più si avvicina a quella del formaggio, inoltre è molto leggero e comunque delicato.
Altra variante è stata al farina: per un gusto un po’ più ricercato abbiamo utilizzato questa particolare tipologia del Molino Rossetto.
Come gran parte delle nostre preparazioni, la cottura non poteva che essere in uno stampo in silicone, in questo caso della Pavoni SpA.
Di seguito, negli ingredienti, le nostre modifiche alla ricetta originale sono evidenziate in verde.
 
Ingredienti:
500g ciliegie (360g ciliegie)
250g mascarpone (200g yogurt greco 0%)
100ml latte
60g di farina (43g farina d’avena Molino Rossetto + 22g farina autolievitante)
70g zucchero (1 cucch.no miele ai fiori d’acacia)
1 uovo


In un recipiente sbattete l’uovo, aggiungere la farina, lo yogurt ed il miele. Mescolare bene ed infine unire il latte; il composto deve risultare omogeneo.
In uno stampo (o in più stampini) in silicone disporre le ciliegie sul fondo quindi versarvi sopra il composto.
Infornate a 180°con funzione ventilato per circa 55 minuti. Si può conservare in frigo prima di servire.
Lavare e asciugare le ciliegie, poi denocciolarle.

giovedì 9 giugno 2011

Fregola sarda con cozze e cannellini

Una tipicità della Regione Sardegna: la fregola è un tipico semolino sardo, costituito da palline di semola di varie dimensioni, che ricordano molto il cous cous arabo.
Si tratta di una pasta non molto facile da trovare nella nostra zona, noi infatti l’abbiamo acquistata per puro caso in una fiera annuale di prodotti internazionali.
Non è stato semplice decidere come prepararla: la ricetta originale la prevede condita con arselle, ma non avendone a disposizione ci siamo lasciate guidare dalla preferenza di questa speciale pasta per i condimenti a base di pesce.
Abbiamo scelto ingredienti di terra e di mare: le cozze, molluschi che meglio di altri ci sembrano ideali per i primi piatti, ed i cannellini, più delicati ma che a nostro giudizio ben si sposano con il pesce.
Volendo un piatto fresco ed estivo, non solo abbiamo preferito una cottura spadellata, ma abbiamo deciso di profumare con limone ed erbe fresche dal nostro orto.



Ingredienti:
500g fregola sarda
370g cozze sgusciate
240g fagioli cannellini
4 pomodorini pachino
3 spicchi aglio
prezzemolo fresco
16g pecorino grattugiato
succo di limone
brandy
olio evo
peperoncino
sale, pepe bianco

Soffriggere l’aglio con l’olio nella padella wok, unirvi le cozze e insaporire bagnando con il brandy e limone.
Quando le cozze saranno quasi pronte, unire i cannellini ed i pomodorini tagliati in parti. Continuare a cuocere aromatizzando con prezzemolo fresco, peperoncino, sale e pepe. Fare attenzione a mantenere un po’ di liquido di cottura (se necessario bagnare con altro brandy)
Cuocere la fregola in acqua salata per circa 8 minuti dal bollore.
Farla saltare in padella con il condimento di pesce e fagioli, mantecare con il pecorino e servire.

martedì 7 giugno 2011

Torta dolce di zucchine e porchetta

Si tratta di una torta molto semplice, quasi scontata, ma che abbiamo voluto postare perché ci ha colpito il suo gusto davvero dolce e fresco.
Siamo partite da una base di frolla e, cercando la leggerezza, abbiamo scelto di mettere le zucchine lessate, quindi non appesantite da una cottura in padella con olio e cipolla.
Invece del solito cotto o crudo, la porchette ci è sembrata adatta per dare quel tocco di gusto più ricercato.
Non è la prima volta che li utilizziamo: i formaggini all’interno delle torte salate si sciolgono davvero bene, dando cremosità senza perdersi nel resto della farcia.
E poi, diciamoci la verità, questa torta è anche proprio bella da vedere!
Per cuocerla abbiamo utilizzato lo stampo della Guardini a crostata, con fondo estraibile: questa sua caratteristica ci ha molto agevolato al momento di sformare la torta.


 Ingredienti:
pasta frolla stesa
5 zucchine
175g formaggini al latte
150g porchetta a fette
1 uovo
olio evo
aglio in polvere
menta fresca in foglie
sale
 
Tagliare a rondelle fini le zucchine e lessarle.
Stendere la frolla, oliare il fondo e coprire con 2/3 delle fette di porchetta; fare un primo strato di zucchine, insaporire con menta, aglio e sale, e 110g di formaggini.
Fare un secondo strato di zucchine, insaporire e concludere con la porchetta rimanente sfilettata e il formaggio.
Sbattere l’uovo con il sale e coprirvi la superficie della torta.
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 30 minuti sul ripiano più basso del forno e per gli altri 15 minuti nel ripiano mediano.


sabato 4 giugno 2011

Polpettine iraniane con salsa agrodolce

Una ricetta per la quale abbiamo tanto corteggiato la moglie di un collega.
All’aspetto delle semplici polpette di carne, ma nella sostanza diverse per la presenza di verdure e spezie orientali.
Facili da preparare e, a nostro parere, molto più leggere: la presenza delle verdure rende il composto meno pesante e dà una nota di freschezza.
Le spezie ne hanno arricchito gusto e profumo con originalità.
Per servirle vi consigliamo due salse: una fresca e leggera a base di yogurt ed erbe, l’altra che vi riportiamo, agrodolce, più complessa ma altrettanto particolare.

Ingredienti per 15 polpettine:
600g macinato di vitello
1 zucchina
1 carota
1/3 cipolla bianca
prezzemolo
2 spicchi aglio
1 uovo
curcuma
zenzero
olio evo
sale, pepe bianco

Amalgamare tutti gli ingredienti, e formare delle polpettine (eventualmente aggiungere pane grattugiato o mollica di pane). Lasciare riposare in frigo per 30 minuti.
Cuocere la carne in padella con un filo d’olio, coprire con un coperchio per far sì che si formi una salsina.
Servire le polpettine con la salsa.


Salsa agrodolce ai peperoni
1 peperone rosso
passata di pomodoro
¼ cipolla bianca
uvetta
3 cucch zucchero
zenzero
aceto di vino
olio evo
sale

Rosolare la cipolla ed il peperoni a pezzetti in padella, con olio ed aceto. Unire il pomodoro e portare a cottura.
Frullare il tutto fino ad ottenere una consistenza a crema, rimettere sul fuoco, aggiungere l’uvetta, insaporire con il sale ed addolcire con zucchero e zenzero.

Partecipiamo al contest di Monica "le Maghe delle Spezie", nella sezione ricette salate.

mercoledì 1 giugno 2011

Pane ai cereali profumato all'arancia

Questa volta abbiamo fatto un pane semplice…o quasi!
La base è fatta con il preparato per pane ai cereali del Molino Rossetto, un impasto che ci piace molto per il suo sapore rustico ma dolce, oltre che di riuscita assicurata. Proprio per questo motivo, utilizziamo queste farine non solo nel pane, ma anche in altri tipi di impasto.
Non saranno più di stagione, ma ci hanno proprio invogliato: due bellissime e succose arance hanno dato ai nostri panini un profumo agrumato e gusto davvero forte, mettendo un po’ lo zampino anche nel colore…
Insomma dei panetti che fanno bene: tra cereali e agrumi l’organismo ne trae tutto il vantaggio. Ah, naturalmente sono anche davvero molto buoni!


Ingredienti:
170g preparato per pane ai cereali Molino Rossetto
130g farina manitoba
2 cucch miele ai fiori d’acacia
2 cucch germe di grano tostato Molino Rossetto
2 cucch strutto
1 cucch olio evo
2 arance gialle
1 bustina lievito secco
latte
sale

Grattugiare la buccia delle arance e spremerne il succo.
Setacciare le farine con il lievito, unire il miele, lo strutto, il germe di grano e le scorzette di arancia.
Impastare con la mdp, quindi aggiungere l’olio ed il succo delle arance; per ultimo salare.
Lasciare lievitare in un luogo umido per qualche ora; dare la forma desiderata e lasciare lievitare ancora un’ora.
Cuocere in forno con funzione ventilato a 180° per circa 30-35 minuti.
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