sabato 29 agosto 2009

Una gita a Palermo e dintorni, ed un'altro incontro

Partenza ore 8:00 (più o meno..) dall’aeroporto Marco Polo di Venezia con direzione Palermo, aeroporto Punta Rais.
Prime impressioni all’arrivo? Ma quante montagne ci sono in Sicilia?!?! E il paesaggio….rosso e brullo!
Ovviamente anche l’Alitalia ci ha dato il suo benvenuto, dimenticandosi di spedirci un bagaglio….ma la cosa ultimamente non ci sembra sia una novità. Per fortuna l’abbiamo recuperato in serata con il volo successivo!

La prima tappa è stata Carini che sorge su una collina a circa 170 metri sul livello del mare, circondata dai monti,; assieme a Capaci è una città di villeggiatura, proprio per la loro posizione.


Di particolare interesse è il Castello di Carini, una fortezza medievale, eretta su una precedente costruzione araba. Nel corso del XIV secolo passa sotto la proprietà della famiglia La Grua, che ne condizioneranno anche la storia.
Ci hanno sorpreso i vicoli molto stretti, pieni di macchine e tutti in salita, ma che abbiamo poi scoperto essere una particolarità comune a tutti i Paesi da noi visitati.
Passando per Capaci, si giunge in prossimità di un’isola dal nome particolare: l’Isola delle Femmine, così chiamata perché in passato ospitava un carcere femminile e ora limitatamente visitabile.




Palermo ci ha colpito per le sue due facce: una parte estremamente nuova e ricca, ville storiche ora sede di uffici e negozi, ville verdi caratterizzate da giardini coloratissimi e spettacolari fontane.
All’interno vi è un cuore storico, esso è diviso da due vie - la cosiddetta Croce Barocca (Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele) che a loro volta creano quattro quartieri storici, noti come i Quattro Mandamenti.




La città di Palermo si è sviluppata dalla fondazione fenicia attorno al porto della Cala, via via si sono erette mura massicce ancora oggi in parte visibili. Eesse possedevano in tutte le direzioni delle porte: data la conformazione a croce vi erano accessi alla città tutto attorno, ma vi si entrava e se ne usciva obbligatoriamente tramite le imponenti e colossali porte.
Palermo conserva gran parte del suo fascino orientaleggiante nei numerosi mercati storici disseminati nella città, tra questi la Vucciria, risalente al XII secolo: inizialmente destinato al macello e alla vendita di carni, successivamente è divenuto luogo per la vendita del pesce, frutta, verdura e tipicità locali.
Popolato anche di notte, si caratterizza per la presenza di botteghe che vendono alcolici e venditori ambulanti che cucinano sul momento specialità locali.


Numerosissimi sono anche gli edifici religiosi, per lo più risalenti al periodo normanno e barocco. Tra questi: la Chiesa di San Giovanni che, per le sue caratteristiche cupole rosse, è uno dei simboli della città; la Chiesa della Martorana caratterizzata per una ricchissima decorazione a mosaico; la Chiesa di San Domenico con elementi risalenti allo stile rococò.


Il maggior numero di monumenti della città è dislocato nel centro storico, tra i più famos
i vi sono: il Teatro Massimo, il più grande d’Italia e uno dei più grandi teatri lirici d’Europa; il Teatro Politeama, in stile neoclassico pompeiano; la Cattedrale, eretta nel 1185 e che al suo interno ripercorre in forma artistica l’intera storia cittadina e dei popoli che l’hanno guidata.
Non molto distante da Carini, si trova Trapani: forse anche perché era domenica e il tempo era più propizio alla tintarella in spiaggia, l’abbiamo trovata deserta e assolata.
Denominata "città tra due mari", in quanto si protende su una lingua di terra circondata da tre lati dal mare, altresì conosciuta come città del sale e della vela, ha origini così antiche che affondano nella leggenda mitologica.


Da provare è la passeggiata alle Mura di Tramontana, a nord del centro storico che né rappresenta uno degli scorci più suggestivi. Le Mura, furono erette durante la dominazione spagnola come parte della fortificazione; la passeggiata è lunga un chilometro circa, si estende da Piazza Mercato del Pesce fino al Bastione Conca.
Altri luoghi di interesse: il monumento a Giuseppe Garibaldi, costruito nel 1890; il monumento a Vittorio Emanuele II; il Palazzo delle Poste in pieno stile liberty, costruito nel 1923; la Cattedrale di San Lorenzo, si distingue per l'originale facciata barocca settecentesca costituita da archi; la Chiesa della Badia Nuova, piccola ma preziosissima chiesa barocca; la Chiesa di Sant'Alberto barocca e a unica navata circolare.


Monreale è un comune di della provincia di Palermo e dista 5 km dal capoluogo.
Le sue origini deriverebbero da un antico villaggio arabo situato alle pendici del Monte Caputo; la sua importanza comincia ad essere tale con l'avvento della dinastia normanna verso XI secolo, in quanto luogo di riposo dei sovrani.
La costruzione più rappresentativa è il Duomo costruito, per volontà di Guglielmo II, fra il 1172 e il 1176. Lo stile di questo monumento è composito, poiché si uniscono gusti differenti che rimandano all’architettura dell’Europa del nord e all’arte araba.




Molto importanti sono le porte bronzee in stile romanico, quella principale è composta da quaranta pannelli con scene tratte dalle narrazioni bibliche.
L’interno è illuminato dai magnifici mosaici rilucenti d’oro che creano l’illusione di trovarsi in un luogo paradisiaco. Anche le Absidi all’esterno del Duomo sono caratterizzate da decorazioni a mosaico.


Bagheria per lungo tempo viene utilizzata come zona agricola e vi si coltivano agrumi, olive, mandorle e fichi d'india, le prime costruzioni della zona risalgono al periodo cinquecentesco. Nel XVIII divenne luogo ideale di villeggiatura dell'aristocrazia palermitana, la sua storia è infatti legata alle sue celebri ville.


Non potevamo certo non approfittare di questo viaggio per conoscere un’altra palermitana del mondo blog:
Elena. Lei e la sua splendida famiglia ci hanno raggiunto a casa di Claudia e abbiamo così dato vita ad una nuova amicizia



Abbiamo lasciato la Sicilia alla luce del tramonto, che rende ancora più carica e colorata questa terra...
Un'immagine e delle persone che porteremo sempre nel cuore, per una vacanza da sogno!!

giovedì 27 agosto 2009

Quel tesoro di Claudia

Nonostante il mistero del nostro ultimo post, i più avranno ben capito dove abbiamo trascorso la nostra vacanza: nella splendida Sicilia, in un paesino nei dintorni di Palermo.
Nei prossimi giorni vi racconteremo meglio cosa abbiamo visitato, ma adesso volevamo ringraziare la persona veramente speciale che ci ha voluto ospitare e accompagnare in questo tour.
La sua cucina è davvero fantastica e raffinata come si immagina dal suo blog, utilizza moltissimo i prodotti della sua terra e ci ha voluto far assaggiare diverse specialità locali. La sua conoscenza degli ingredienti è talmente buona, che è in grado di rivisitare in chiave moderna ricette della tradizione siciliana.
Ma parliamo un po’ di lei: una persona estremamente solare, allegra e che ci ha messo subito a nostro agio (abbiamo deciso di attraversare tutta l’Italia e non è cosa da poco). Molto loquace, come la maggior parte dei siciliani, e con tutte le sue chiacchiere è riuscita a farci uscire dalla nostra timidezza.
La sua casa rispecchia la sua personalità: creativa, ricca di particolari (studiati), di profumi e calore. Si lamenta spesso per il poco spazio che ha a disposizione, in particolare in cucina, ma ne sa fare un ottimo uso e non osiamo immaginare cosa combinerebbe con uno spazio più grande.
Purtroppo non abbiamo avuto l’occasione di conoscere la sua bimba, ma suo marito invece si, una persona estremamente gentile e disponibile.
Ci hanno ospitato nella loro casetta, lasciandoci il nostro spazio e facendoci sentire proprio di famiglia.
Questo ci ha dato modo di poter fare lunghe chiacchierate sulle nostre vite ed esperienze personali, permettendoci di conoscerci meglio, anche fuori da quello che è il mondo della cucina.
Lei ci ha accompagnato per Palermo e altri paesi nei dintorni, dandoci l’opportunità di conoscere la storia e gli elementi più caratteristici di queste zone.

Come se non fosse abbastanza, ci ha fatto dono di diversi prodotti:


- la marmellata di cipolle rosse fatta da sua madre;
- la gelatina al marsala;
- la marmellata di fichi neri;
- una caciotta di pecora al pistacchio;
- degli spaghetti lunghissimi.
Ci porteremo nel cuore questo viaggio, anche per le magnifiche persone che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere.
Grazie Claudia….più conosciuta come Scorza d’arancia.






giovedì 20 agosto 2009

Buone vacanze...



Ora è il nostro turno: ci assentiamo anche noi per una meritata vacanza, ma data la sua particolarità...ne avremo da raccontare al nostro ritorno.
Buone ferie a chi le ha già fatte, ma soprattutto a chi le deve ancora fare.
Un bacione
manu e silvia

lunedì 17 agosto 2009

Garganelli al pesto di sedano

Dopo il pesto di basilico, di rucola, di pistacchi e di menta….dato che questa erba non manca mai (almeno…nel nostro orto) perché non sfruttarla in maniera diversa??!
E’ un pesto dal gusto molto forte e saporito:il procedimento è sempre lo stesso, per noi è stato un esperimento, che però ci è piaciuto molto.
Abbiamo voluto aggiungere le nocciole per addolcire leggermente la nostra pasta.
A nostro parere, il pesto di sedano si adatta benissimo non solo ad un primo piatto, ma anche per guarnire dei crostini od accompagnare della carne.



Ingredienti:
400g garganelli all’uovo
foglie di sedano
pinoli
pecorino
aglio a spicchi
nocciole
olio evo
sale

Preparare il pesto frullando le foglie di sedano con l’olio, i pinoli, il formaggio, l’aglio ed il sale, fino ad ottenere una crema.
Cuocere la pasta in acqua salata, condirla con il pesto e guarnire con le nocciole, tritate grossolanamente.

venerdì 14 agosto 2009

Insalata di patate allo yogurt e curry

Le patate non sono un piatto che mangiamo spesso, non perché non ci piacciano, ma apprezzando praticamente tutte le verdure cerchiamo di variare i contorni spesso e volentieri.
Così quando decidiamo di inserirle nel menù, pensiamo sempre a qualcosa di diverso e particolare.
Questo abbinamento, che potrebbe sembrare azzardato, in realtà è stata un’invezione davvero…insolita!
La frutta con le patate ci sta davvero bene:dopo aver provato noci, ananas e pere…possiamo ammettere che anche le mele ci stanno.
Il curry ha certamente profumato il piatto; lo yogurt invece, pur avendo un gusto leggermente acidulo, non ha rovinato la ricetta, anzi le patate hanno attenuto questo suo sapore, ammorbidendolo
Inoltre lo yogurt ha permesso a tutti gli ingredienti di amalgamarsi perfettamente, senza prevalere, ma fungendo quasi da “collante”
.



Ingredienti:
4 patate
150g yogurt bianco magro
1 mela
curry
prezzemolo
2 cucch olio evo
latte
sale, pepe nero

Lessare le patate e tagliarle a cubetti.
Aggiungere la mela sbucciata e tagliata finemente, l’olio, sale e pepe; insaporire con prezzemolo e curry e mescolare.
Per ultimo incorporare lo yogurt e amalgamare il tutto, aiutandosi con un po’ di latte.
lasciar riposare prima di servire.

mercoledì 12 agosto 2009

Biscotti ai fiori

Nel nostro orticello qualche fiore di zucchina temerario continua ancora a fiorire, e allora perché non approfittarne?!?
Noi li abbiamo voluti provare in una veste diversa: come decorazione a dei biscotti insoliti.
Perché insoliti? Bè è la prima volta che utilizziamo il philadelphia in un impasto panificato, ed il risultato ci ha molto soddisfatte. I biscotti si sono mantenuti molto morbidi e dal sapore delicato.
Dalle nostre parti il must è abbinare i fiori con le acciughe sott’olio, ma per non nascondere il loro gusto, questa volta abbiamo preferito limitarci a lasciarli soli…e dobbiamo ammettere che la scelta è stata ottima!



Ingredienti:
100g farina ai cereali
60g farina 0
100g farina manitoba
80g philadelphia
30g burro
20g olio evo
fiori di zucchina
1 cucch lievito per torte salate
1 cucch strutto
acqua
sale

Mescolare tutti gli ingredienti, fino a formare un composto omogeneo.
Avvolgere nella pellicola trasparente e mettere in frigo a riposare.
Ricavare dei dischetti e spennellarli con un’emulsione di acqua ed olio; distribuire i fiori a pezzetti e salare.
Infornare in forno ventilato a 180° per 35 minuti.

martedì 11 agosto 2009

Risotto profumato ai formaggi

Questo risotto nasce da una rivisitazione del classico risotto ai quattro formaggio. In realtà nella nostra cucina questo risotto di classico ha ben poco: ahinoi non lo facciamo spesso, ed ogni volta variamo sempre la tipologia di formaggi scelti, o addirittura li aumentiamo.
Per renderlo un po’ meno “anonimo” questa volta abbiamo pensato di arricchirlo con delle erbe profumante provenienti direttamente dal nostro orticello. Cosa c’è di meglio allora di salvia e rosmarino?
Ovviamente per consentire anche a questi profumi di dare il loro contributo, ci siamo limitate solo a tre formaggi: la classica mozzarella filante, che non può mai mancare, dell’ottimo pecorino a dare un gusto più saporito, ed una crema di gorgonzola, scelta perché, contrariamente al classico formaggio, ha mantenuto il riso più morbido e meno compatto
Peccato che dalle foto non si senta che profumino aveva questo piatto! Neanche a dire che è andato finito subito e molto apprezzato.




Ingredienti:
400g riso vialone nano
150g crema al gorgonzola
125g mozzarella vaccina
50g pecorino romano
rosmarino
salvia
sale

Cuocere il riso in abbondante acqua salata.
Nel frattempo unire in una ciotola la mozzarella a cubetti, il pecorino a scaglie, la crema di gorgonzola, la salvia sminuzzata e gli aghi di rosmarino.
Una volta pronto, versare il riso nella ciotola con i formaggi e mescolare bene per far amalgamare tutti gli ingredienti, aiutandosi con un po’ di acqua di cottura, se dovesse risultare troppo compatto.

lunedì 10 agosto 2009

Diamanti all'uva passa

Volevamo un dolcino semplice, leggero e che richiedesse pochi ingredienti.
L’idea l’abbiamo trovata in un vecchio ricettario di cucina: loro ci fanno dei biscotti, noi ci abbiamo riempito i nostri stampini.
L’impasto si è mantenuto morbido ed il cuore all’interno molto dolce e cremoso.
La ricetta non prevede altre aggiunte di zucchero,ma se volte un sapore più …zuccherino, vi consigliamo di aggiungere un cucchiaio di miele.

Ingredienti:
220g farina per dolci
100g marmellata di pesche
60g uva passa
100g burro
latte



Ammollare l’uvetta per farla rapprendere.
Ammorbidire il burro e lavorarlo con la marmellata fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporare la farina e l’uvetta scolata.
Amalgamare il tutto aiutandosi con il latte: deve risultare un composto molto molle.
Versare negli stampi a diamante e cuocere in forno ventilato a 180° per circa 25 minuti.

venerdì 7 agosto 2009

Scrigni salati con peperoni e fichi

Un'altra ricetta per la nostra raccolta sui fichi!

 


L'abbinamento di questo frutto con i peperoni è davvero frequente, ci sono ricette per tutti i gusti; anche noi non potevamo certo tirarci indietro.Il dolce ripieno ed il guscio con un pizzico di cannella, sono stati giustamente bilanciati dal sapore leggermente amarognolo dei pomodori secchi.
Per rendere ancora pià profumato questo scrigno abbiamo impreziosito l'impasto con numerse erbe e spezie: è la prima volta ceh ne usiamo così tante insieme e ne siamo state veramente soddisfatte.

Noi abbiamo cercato un ripieno quasi filante con la caciotta, ma volendo qualcosa di più morbido, la si può sostituire con un formaggio cremoso come una robiola.


 


Ingredienti:
200g farina 00
100g farina manitoba
fiocchi di patate
paprika
cannella
origano
timo
rosmarino
salvia
parmigiano grattugiato
1 uovo
acqua
2 cucch olio evo
1 cucch zucchero
2 cucch sale
½ cubetto lievito di birra
Per la farcia
1 peperone verde
3 pomodori secchi sott’olio
2 fichi
cipolla in polvere
caciotta morbida
olio evo
sale, pepe

Impastare tutti gli ingredienti per il guscio (noi abbiamo utilizzato la macchina del pane), fino ad ottenere un composto morbido e mollaccioso; lasciar lievitare.
Nel frattempo cuocere il peperone a tocchetti in una padella con l’olio e la cipolla; salare e pepare. Una volta pronti togliere dal fuoco ed unirvi i fichi ed i pomodori secchi.
Negli stampini da muffin mettere metà del composto, le verdure e alcuni cubetti di caciotta. Coprire con l’altra metà del composto e lasciar lievitare ancora.
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 30 minuti.



mercoledì 5 agosto 2009

Ancora melanzane e ricotta

Un contorno sfizioso ed adattissimo per questa stagione in cui ormai le melanzane si trovano dovunque.
La ricetta si può definire light: le melanzane son state lessate senza aggiunta di oli ed il ripieno è costituito da una ricottina leggera.
L’abbinamento melanzane e ricotta l’abbiamo ormai provato in moltissime occasioni: in involtini, salse per la pasta, torte salate….Possiamo quindi assicurarvi che il risultato è delicato e morbido, apprezzato da tutti i palati!
Un piccolo suggerimento per chi soffre molto il caldo e l’afa di questi giorni: questa ricetta si presta benissimo anche per la cottura al microonde.





4 melanzane
100g ricotta
20g pistacchi non salati tritati
pane grattugiato
parmigiano grattugiato
timo
olio evo
sale, pepe nero

Tagliare le melanzane nel senso della lunghezza e cuocerle in acqua salata per circa 20 minuti.
Farle raffreddare e svuotarle del ripieno.
Mescolare il ripieno con la ricotta, il timo, i pistacchi ed il pane grattugiato; insaporire con sale e pepe.
Disporre le melanzane in una pirofila oliata, farcirle con il composto e spolverare con altro pane grattugiato ed il parmigiano.
Cuocere le melanzane in forno a 180° per circa 35 minuti.
Ingredienti per 4 persone:

lunedì 3 agosto 2009

Coroncine al vino e pecorino

Quale modo migliore per abbinare due ingredienti così saporiti se non in un pane?!
Il pecorino è quello che trovate un po’ su tutte le ultime ricette postate e proviene direttamente dalla nostra splendida capitale.
Il merlot ci è sembrato il vino più adatto in quanto abbastanza corposo da pareggiare il sapore del pecorino…forse un po’ troppo però! Per poter meglio assaporare entrambi questi ingredienti, sarebbe stato invece opportuno scegliere un vino un po’ meno deciso, o in alternativa aumentare la quantità del formaggio.
Purtroppo dalla foto non si vede, ma proprio questo vino ha donato alle nostre coroncine un bel colore viola.
Con l’intento di preparare uno sfizio salato quasi dolce, abbiamo scelto di utilizzare il lievito per dolci: ne è un riuscito un pane non pane, decisamente gustoso, aromatico e dal sapore originale.



Ingredienti:
150g farina 0
100g farina 00
vino rosso merlot
2 cucch olio evo
latte
2 cucch strutto
40g pecorino stagionato grattugiato
semi di sesamo
½ bustina lievito per dolci
sale

Impastare le farine con il lievito, aggiungere lo strutto, il pecorino e l’olio; amalgamare il tutto aiutandosi con il vino. Per ultimo salare.
Lasciar riposare il composto in frigo per circa 40 minuti. Lavorare formando delle coroncine.
Bagnarle con il latte e spolverare con i semi di sesamo ed il sale.
Infornare in forno ventilato a 180° per 30 minuti.

domenica 2 agosto 2009

Pizza bianca noci, crudo e bufala

Già in passato abbiamo proposto l’abbinamento prosciutto e noci in una pizza…ora abbiamo provato a “capovolgere” gli ingredienti!!
Un base di pesto, un prosciutto dolce ed ovviamente un formaggio morbido morbido ed uno saporito.
La pizza è riuscita dolce, leggermente croccante per i gherigli, e filante grazie alla bufala.
Per evitare di avere una pizza troppo bagnata, abbiamo lasciato scolare la mozzarella per un’oretta in un colino, perché perdesse il suo liquido.
Le foto ritraggono la nostra pizza pre e post cottura…era buona come sembra!




Ingredienti:
base per pizza
150g pesto di noci
100g prosciutto crudo dolce
150g mozzarella di bufala
pecorino stagionato a scaglie
gherigli di noce
olio evo
sale



Stendere la base per pizza e distribuirvi un filo d’olio ed il sale.
Cuocere in forno a 180° per 20-25 minuti, sul ripiano più basso.
Stendere il pesto di noci, il prosciutto a striscioline e distribuire le noci sminuzzate.
Completare con la mozzarella ed il pecorino.
Infornare per altri 15 minuti circa.


Related Posts with Thumbnails