mercoledì 30 novembre 2011

Fagottini di phillo con zucca e champignon su crema di castagne

Per questi fagottini abbiamo racchiuso dentro un guscio croccantino i due ingredienti principe della stagione autunnale: la zucca mantovana, che spopola nei banchi dei mercati rionali nostrani, ed i funghi champignon leggeri e delicati.
Una ricetta veloce che vuole accostare questi due sapori all’interno di un guscio sottile e croccante di pasta; noi abbiamo preferito la phillo perché più leggera e semplice, per questo meglio in grado di esaltare il ripieno, sarebbe però curioso provare l’effetto però con una pasta sfoglia od una briseè.
La cottura al crisp, piuttosto che in forno o in frittura, è decisamente più delicata e realizza il giusto compromesso tra i gusti delle due autrici!
Una chicca per servire i fagottini, rimanendo in stagione, è proprio la delicata e morbida cremina di castagne con tanto di pezzettini ancora interi, che ha fatto da base al piatto, realizzando un bellissimo contrasto di sapori e colori.
Un’alternativa sarebbe stata servire i fagottini bagnandoli con una densa e gustosa fonduta di fontina….magari la prossima volta ci pensiamo!
 

Ingredienti per 15 fagottini:
1/3 zucca mantovana
150g funghi champignon
5 fogli pasta phillo
50g castagne lesse
1 cucch.no mascarpone
olio evo
olio di semi
latte
salsa di soia
semi di sesamo
semi di papavero
aglio in polvere
rosmarino
sale


Mondare e affettare i funghi; cuocerli in padella con olio evo, ed insaporire con aglio e sale.
Nel frattempo lessare la zucca e condirla con rosmarino e sale.
Tagliare i fogli di pasta phillo in 15 rettangoli, e disporre su ognuno un po’ di zucca e qualche fungo.
Chiudere a fagottino sigillando bene i bordi e fissandoli con un’emulsione di olio di semi ed acqua. Sopra ogni involtino spolverare i semi di sesamo e di papavero, infine salare.
Disporre i fagottini sul piatto crisp, precedentemente bagnato con un filo d’olio; cuocere in microonde con funzione crisp per circa 15 minuti, finché non diventano dorati.
Preparare la salsa frullando le castagne con il mascarpone e la salsa di soia, salare ed ammorbidire con un po’ di latte.
Servire disponendo sul fondo del piatto la salsa, poi i fagottini e guarnire con qualche altra castagna.


lunedì 28 novembre 2011

Mandorlata al grano saraceno con crema di ricotta e marmellata al caffè

Una ricetta della mamma che abbiamo voluto rivisitare considerando la nostra passione per la farina di grano saraceno, ed una marmellata preparata tempo fa, ma non ancora assaggiata.
Le farine sono state dosate nelle stesse percentuali ma forse, proprio per il sapore molto forte della farina di grano saraceno, sarebbe stata sufficiente 1/3 della quantità totale di farina. Molte ricette tendono ad attenuare il gusto forte di questa farina utilizzando dolcificanti o zuccheri, la nostra parte dolce invece, è molto ridotta: amiamo molto il sapore forte e rustico del grano saraceno e volevamo non passasse inosservato.
Rispetto alla ricetta della mamma, la cui farcia prevede l’unione di mandorle e amaretti, la nostra scelta è stata di privilegiare solo la frutta secca, e sostituire il gusto più deciso degli amaretti con la marmellata al caffè. Proprio la marmellata è una delle chicche di questa torta, e per la quale diamo il merito a Federica.
Una torta friabile e leggermente croccante, con un cuore morbido ma non cremoso, dove il retrogusto di grano saraceno e caffè la fanno da padrone.
Per la realizzazione della torta abbiamo utilizzato lo stampo a tortiera cannellata della Guardini.


Ingredienti:
Per la base:
150g farina di grano saraceno Molino Rossetto
150g preparato per crostata e biscotti Molino Rossetto
1/3 limone scorza
3 cucch.ni zucchero
4 cucch olio evo
1 uovo
15g lievito per dolci
Per il ripieno:
250g ricotta
200g mandorle
1,5 cucc.ni miele d’acacia
1 uovo
marmellata al caffè

Setacciare le farine con il lievito, unire lo zucchero, l’uovo, l’olio e la scorza di limone grattugiata; lavorare rapidamente fino ad ottenere un composto che si sbriciola tra le mani.
Tritare grossolanamente le mandorle, amalgamarle alla ricotta ed unire il miele ed infine l’uovo.
In una tortiera con carta da forno, sbriciolare con le mani la pasta fino a formare un primo strato piuttosto spesso, coprire con la marmellata e poi il ripieno di ricotta; portare a termine sbriciolando la pasta rimanente.
Cuocere in forno ventilato a 180° per 55 minuti, lasciar intiepidire prima di servire.

Marmellata al caffe':
500g mele al netto
100g zucchero
3 cucchiaini pieni di caffè solubile
3 cucchiai di polvere di caffè

Cuocere le mele a pezzetti in una pentola capiente fino a che saranno morbide, frullarle con il minipimer, aggiungere lo zucchero (a questo punto la consistenza tornerà più liquida ma è normale), il caffè solubile, sciolto in una tazzina di acqua calda, e la polvere di caffè. Rimettere sul fuoco a bollire e continuare a cuocere, mescolando in continuazione per evitare che attacchi sul fondo, fino a raggiungere la consistenza "marmellatosa". Invasare e chiudere immediatamente i vasetti.

sabato 26 novembre 2011

Mini farfalle cacio e pepe

Un piatto tra i più antichi e semplici della storia della cucina povera. Le scuole di pensiero però negli anni hanno fornito decine di versione e di varianti diverse tra loro.
I pastori portavano nei loro zaini pezzi di pecorino stagionato, sacchette di pepe nero e pasta essiccata. Il pecorino si manteneva a lungo e senza problemi; il pepe nero rappresentava un alimento che generava calore e proteggeva l’organismo dai freddi intensi delle notti all’addiaccio; la pasta forniva il necessario apporto di carboidrati e calorie. Pezzi di strutto infine servivano come lubrificante per le padelle di ferro.
Poi quando qualcuno dei pastori, aveva ammazzato il maiale, allora spuntava anche il guanciale essiccato e stagionato. Con l’aggiunta di fette di guanciale secco ripassato in padella con lo strutto, nasceva un altro piatto “figlio del Cacio e Pepe”: la “Gricia”
La preparazione del cacio e pepe non richiede una particolare maestria, eppure ormai si tende sempre più ad ignorare la ricetta originaria, che presuppone la totale assenza di qualsiasi grasso di cottura: né olio, né burro, né tanto meno strutto, lardo o pancetta.
Gli spaghetti appena cotti devono semplicemente essere uniti al pecorino grattugiato insieme ad un po’ d’acqua di cottura, in modo tale che il “cacio”, sciogliendosi, vada a formare una deliziosa ed avvolgente crema. Successivamente va aggiunto abbondante pepe.
Ovviamente la ricetta romana vuole il cacio romano, quindi sempre e solo Pecorino Romano.
Nel tempo le varianti del cacio e pepe in cucina sono state tante: chi profetizza che il pepe va scaldato in padella con l’olio, chi aggiunge al pecorino anche parmigiano in pari quantità per rendere meno “piccante” e sapido il piatto, chi usa pasta all’uovo nella convinzione che renda il piatto più cremoso, chi aggiunge un filo d’olio di oliva alla fase finale, chi addirittura ripassa in padella prima di servire.
Va bene tutto, perchè la cucina è fatta innanzitutto di gusto, e a chi piace variare le ricette tradizionali, può farlo, senza commettere alcun reato!


 

Questa è la nostra ricetta, preparata SOLO per noi due!

Ingredienti per 2 persone:
110g mini farfalle Barilla
85g pecorino romano Pastorello grattugiato
pepe nero Cannamela in grani
sale


Cuocere la pasta in acqua bollente salata.
Grattugiare il pecorino.
Condire la pasta con il pecorino e un po’ di acqua di cottura per sciogliere il formaggio; servire spolverando con il pepe nero.






giovedì 24 novembre 2011

Crumble di panettone su broccolo romano e funghi champignon in cocotte

Broccolo e funghi suono due verdure invernali che ultimamente stiamo utilizzando spesso, complice il fatto che amiamo usare ogni ortaggio nella sua stagione e che sono ingredienti molto apprezzati in famiglia.
Si tratta di un abbinamento che abbiamo già provato in diverse preparazioni, ma in cocotte è quella che preferiamo: delle mono porzioni ricche e non pretenziose, sempre presentate con eleganza, ancora calde e fumanti dal forno.
Passato Halloween si trovano quasi ovunque panettoni e pandori, da noi utilizzati come ottimi alleati nei nostri crumble. La preparazione è leggera, di conseguenza anche il crumble preparato deve essere leggero: noci di casa quasi amarognole e la pasta più dolcina del panettone a realizzare un crosticina fina e dorata.
Sotto questo guscio, si scoprono due verdure dolci ammorbidite da un formaggio caprino.



Ingredienti per 4 cocotte:
1 broccolo romano grande
500g funghi champignon
20g panettone
40g gherigli di noci
60g formaggio caprino
vino bianco
2 spicchi aglio
¼ cipolla
olio evo
sale, pepe bianco

Mondare e lessare il broccolo.
Pulire ed affettare i funghi; in una padella con olio far soffriggere la cipolla affettata e l’aglio, unire i funghi ed insaporire con sale e pepe. Portare a cottura con vino bianco.
Bagnare con un filo d’olio il fondo delle cocottine, disporre prima il broccolo, salare e poi aggiungere i funghi.
Distribuire il formaggio e coprire con il panettone sbriciolato, mescolato con i gherigli di noci tritate.
Cuocere le cocotte in forno ventilato a 180° per circa 45/50 minuti.

lunedì 21 novembre 2011

Mini carrot cakes with dates and,,,

Delle roselline tra dolce e salato, che si caratterizzano per la presenza di frutti tipicamente autunnali e due spezie molto profumate.
Basandoci sulla ricetta di un cake dolce, l’abbiamo leggermente rivisitata per ottenere una preparazione che potesse diventare contorno di una cena.
Nonostante avessimo deciso di omettere la vanillina dall’impasto, per evitare di ottenere un dolcino, la mela ed i datteri hanno comunque conferito alle nostre rose un delicato sapore dolce.
Questa versione salata però ci ha lasciato leggermente insoddisfatte: manca ancora quell’ingrediente che dia tono e gusto alla preparazione. Se avete occasione di provarle, fateci sapere le vostre idee.
Per la realizzazione abbiamo utilizzato lo stampo a bocciolo della Pavoni Italia Spa.


Ingredienti per 10 roselline:
73g farina di segale Molino Rossetto
57g farina autolievitante
70g farina 0
233g carote
79g mela gialla
12 datteri
40g philadelphia
2 uova
120ml olio di semi
zenzero
cannella
aglio in polvere
15g lievito per torte salate
sale

Grattugiare le carote e la mela.
Setacciare le farine con il lievito, unire mele e carote, i datteri a pezzetti, il philadelphia ed insaporire con aglio e spezie.
Sbattere le uova con l’olio ed il sale, unirle al composto solido ed amalgamare bene.
Versare l’impasto negli stampini in silicone e cuocere in forno ventilato a 180° per circa 30 minuti nel ripiano più basso del forno ed altri 20 minuti in quello mediano.
Lasciar raffreddare prima di sformare.

giovedì 17 novembre 2011

Lasagne verdi al radicchio con besciamella ai funghi

Ormai pienamente entrati nella stagione autunnale, abbiamo voluto racchiudere in questo piatto gli ingredienti caratteristici del mese di novembre: radicchio, funghi e castagne.
Non ci convinceva l’idea di mescolarli semplicemente tutti assieme, per paura di perderli, così li abbiamo combinati in modo diverso. Il radicchio spadellato è stato insaporito con delle gustose castagne, mentre i funghi, ridotti a crema, sono andati ad arricchire e rendere più ricercata la classica besciamella.
Un piatto corposo ma delicato allo stesso tempo, molto cremoso in cui fa la sua parte anche l’effetto cromatico degli ingredienti utilizzati.


Ingredienti:
9 sfoglie lasagne verdi ruvide
3 cespi radicchio lungo
½ cipolla rossa
60g castagne già lessate
92g formaggio emmenthal grattugiato
2 cucch.ni zucchero
olio evo
vino rosso
sale

Per la besciamella ai funghi:
500ml latte
50g margarina
50g farina 00
180g funghi champignon sott’olio
sale

Mondare e affettare il radicchio; in una padella far soffriggere la cipolla con olio, aggiungere il radicchio e portare a cottura con il vino. Salare ed unire lo zucchero per addolcire il gusto amaro del radicchio. A cottura ultimata aggiungere le castagne.
Lessare le sfoglie verdi in acqua bollente salata.
Preparare la besciamella: sciogliere la margarina in un pentolino, aggiungere la farina ed il latte; insaporire con il sale e continuare a mescolare fino ad ottenere un composto denso.
Frullare i funghi con un po’ del loro olio, fino a ridurli a crema, unirli quindi alla besciamella.
In una pirofila distribuire sul fondo un po’ della besciamella, fare un primo strato di sfoglie, poi radicchio e coprire con altra besciamella; continuare in questo ordine per un altro strato e terminare con le sfoglie e solo la besciamella.
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 25 minuti sullo strato più basso del forno, e per altri 10-15 minuti sullo strato più alto; prima degli ultimi 5 minuti spolverare con il formaggio.

martedì 15 novembre 2011

Fettine di suino ripiene su crema di peperoni piccanti

Dedichiamo ufficialmente questa ricetta alla mamma, che decisamente non sopporta il piccante, ed allo zio Carlo, che metterebbe il peperoncino anche nei dolci (e che ci ha rimproverato per le poche ricette a base di carne presenti sul blog).
La preparazione è veloce e semplice: per il ripieno abbiamo utilizzato due ingredienti dal sapore poco deciso, prosciutto cotto e pistacchi non salati, proprio per esaltare la salsa di condimento.
Abbiamo particolarmente apprezzato la crema di peperoni piccanti delle Fattorie Umbre: solitamente questi prodotti ci lasciano deluse perché non sufficientemente saporiti e piccanti; in questo caso invece ammettiamo che il peperoncino si sente davvero e la consigliamo soprattutto a chi ama i sapori forti.

Ingredienti per 10 involtini:
660g fettine di suino
50g prosciutto cotto a fette
20 pistacchi non salati
180g Crema di Peperoni Piccanti Fattorie Umbre
gram masala
olio evo
vino rosso
sale
Battere la carne con un batticarne e ricavane 10 fettine.
Distribuire su ogni fetta il prosciutto, quattro pistacchi ed arrotolare chiudendo con uno stecchino.
Salare la carne, insaporire con il gram masala e disporla in una padella con un filo d'olio. Portare a cottura con il vino rosso.
Quando è pronta, unire con la crema di peperoni e spegnere il fuoco.
Servire mettendo sul fondo del piatto la crema e disporre sopra gli involtini.

domenica 13 novembre 2011

Ricette di biscotti: gli Zaleti

Gli Zaleti, un tempo dolci tipici del Carnevale, ma oggi consumati durante tutto l’anno, affondano le loro radici nel mondo contadino.
Sono un rustico biscotto dalle umili origini dell'antica tradizione veneta, fatti con farina di mais (prodotto in possesso da tutte le famiglie venete di quel periodo) e farina di grano, ingentilito da piccoli chicchi d'uvetta e profumato con un tocco di scorza di limone.
Come tutte le ricette di cucina di origine contadina, anche questa ricetta di biscotti veniva fatta in modo diverso da ogni massaia, che si adattava a prepararli con gli ingredienti a sua disposizione: erano i caratteristici dolcetti secchi che le padrone di casa ricavavano da ricette di biscotti segrete e tramandate per generazioni.
Venivano gelosamente conservati nelle classiche scatole di latta o di legno, accanto alle bottiglie di cristallo per il rosolio, il nocino o il cedrino.


Il termine “Zaletti” in dialetto significa gialletti: la caratteristica peculiare di questi biscotti è proprio il colore giallo derivante dalla presenza della farina di mais nell’impasto, un ingrediente presente in praticamente tutte le case contadine nei secoli passati, che dona anche una consistenza più grossa e granulosa


Della diffusione dei Zaleti è testimone anche Carlo Goldoni che ne “la buona moglie” del 1749, in uno scambio di battute tra i protagonisti, nomina gli Zaleti come esempio di prodotto economico.

Noi rispetto alla ricetta originale abbiamo ridotto le dosi di burro e zucchero, questo però non ha influito nella consistenza e dolcezza dei biscotti.
Una chicca: in alcuni ricettari si prevede l’aggiunta di scorzette d’arancia e pinoli….un’idea per la prossima occasione.

VINO CONSIGLIATO: Ramandolo, pregevole rarità da Verduzzo Friulano tipico della zona di Udine, se ne producono appena 150.000 bottiglie l'anno (colore giallo oro antico, sapore gradevolmente dolce, con lieve sentore di mandorla e uve appassite)



Ingredienti per 12 biscotti:
110g farina di mais
75g farina 00
100g burro - noi 40g margarina
80g zucchero - noi 37g zucchero
liquore rhum - noi liquore anice
uvetta sultanina
1 uovo

Mescolare le farine con lo zucchero, la margarina e l’uovo. Unire l’anice e l’uvetta.
In una teglia con carta da forno mettere il composto a cucchiaiate; cuocere in forno ventilato a 180° per circa 35 minuti. Lasciar riposare in forno aperto qualche minuto prima di servire.

giovedì 10 novembre 2011

Cereali con broccoli e vongole al profumo di agrumi

A dover scegliere, meglio un mix di cereali al semplice riso lesso: ricco e dalle molteplici proprietà nutrizionali.
I molluschi come cozze e vongole si prestano particolarmente sia per questo tipo di insalate, sia per essere abbinati con la famiglia dei cavoli.
Per la nostra ricetta abbiamo accostato le vongole con i broccolo: due ingredienti leggeri e semplici. Su queste basi e per fare un po’ l differenza, anche come colori, il profumo e l’agrumato dell’arancia ci è sembrata un’ottima aggiunta.
Un’insalata spadellata, morbida e ricca ma senza appesantire.


Ingredienti:
500g mix 5 cereali (riso, orzo, farro, avena e grano)
500g broccolo
100g vongole sgusciate
1 arancia
40g philadelphia
½ cipolla bianca
2 spicchi aglio
olio evo
peperoncino
limoncino
vino bianco
sale

Mondare e lessare il broccolo.
Far soffriggere aglio e cipolla in padella con olio, unire le vongole e lasciar cuocere bagnando con limoncino e vino bianco.
Aggiungere poi il broccolo tagliato a cimette e gli spicchi di arancia, a piccoli pezzi. Insapore con il sale.
Cuocere i cereali in acqua bollente e salata, scolarli e farli saltare in padella con le verdure ed il pesce. Unire il philadelphia, il peperoncino e mescolare bene.
Servire spolverando con le scorzette di arancia grattugiate.
 
Con questa ricetta partecipiamo al contest di Ely - E tu...di che Peccato sei?
 

Questa ricetta per noi ben rappresenta il peccato della SUPERBIA: i cereali, notoriamente un piatto della cucina povera, sono ricchi di proteine e altre proprietà benefiche per l'organismo.
In questa veste si accompagano ad una verdura altrettanto semplice, ma fonte di ferro e altre vitamine, e alle vongole...uno dei molluschi più diffusi e caratteristici dei piatti poveri dei pescatori veneziani. 
Il tutto è profumato dall'arancia, il frutto principe della stagione invernale, fortemente consigliata perchè ricca di vitamina C.
Insomma ingredienti poveri e semplci che si elevano grazie alle loro tante proprietà.

lunedì 7 novembre 2011

Per addolcire la vostra settimana...

Cioccolatini alla frutta
Un intermezzo goloso e dal cuore fruttato.
Abbiamo voluto utilizzare queste selezioni di tavolette di cioccolato per creare dei cioccolatini certamente di qualità e, complici delle gelatine di frutta acquistate a Torino, con un ripieno inaspettato.


Ingredienti per 17 cioccolatini:
80g tavoletta cioccolato bianco Mirco della Vecchia
120g tavoletta cioccolato arabica Mirco della Vecchia
margarina
gelatine di frutta Venchi

Sciogliere separatamente i due cioccolati a bagnomaria con la margarina, realizzare i cioccolatini: riempire lo stampo in silicone ponendo al centro di ogni cioccolatino un quadratino di gelatina di frutta.
Porre sul ripiano più freddo del freezer per circa 2 ore; sformare e lasciare a temperatura ambiente prima di servire.

 
Biscotti d’avena alla birra
Per quest’inverno abbiamo deciso di biscottare anche noi! Questi sono i primi…
La ricetta è di Fragole a Merenda: in mancanza di farina d’orzo, noi abbiamo utilizzato quella d’avena, altrettanto ricercata.
Sinceramente siamo rimaste un po’ deluse: pensavamo che questo mix di ingredienti, farina d’avena e birra, risultasse più gustoso. Certo…son leggerissimi (anche per questo ci avevano incuriosito).
Noi li abbiamo tolti un po’ prima, appena iniziavano a colorarsi, ma forse sarebbero riusciti meglio se ottenuti più croccantini.


Ingredienti per 16 biscotti:
65g farina d’avena Molino Rossetto
65g farina 00
65g farina autolievitante
2 cucch miele d’acacia
3 cucch olio evo
5 cucch birra chiara
zucchero per spolverare
latte
 
Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla, far riposare in frigo per circa 20 minuti.
Stendere la pasta e ricavare le formine, spennellare con latte e zucchero e cuocere in forno ventilato a 180°per circa 20 minuti.

venerdì 4 novembre 2011

Insalata di pollo del triveneto

La ricetta a cui ci siamo ispirate è una insalata con pollo, funghi ed asiago.
Per rimanere sul territorio, abbiamo utilizzato una caratteristica tipologia di funghi ed un formaggio più profumato e semi-stagionato.
Dopo questi due azzardi, abbiamo voluto osare ancora con l’aggiunta di un salume dolce e gustoso: il salame di milano.
Un piatto unico davvero alternativo, un’insalata di pollo perfetta per i menù autunnali.
I nostri funghi però hanno predominato troppo nel gusto finale: meglio forse dei porcini o chiodini, più delicati e non pretenziosi.

VINO CONSIGLIATO: Merlot (vino dal colore rosso rubino con riflessi violacei; profumo intenso, gradevole ed equilibrato; gusto asciutto e ben strutturato)


Ingredienti:
1 pollo casalingo
650g funghi finferli già puliti
150g salame di milano a fette
2 cucch mostarda vicentina extra Boschetti
135g formaggio alla menta semi-stagionato
3 spicchi aglio
olio evo
vino bianco
prezzemolo
sale

Lessare il pollo in pentola a pressione con pomodori, sedano, carote e cipolla.
Nel frattempo soffriggere l’aglio in padella con olio e far insaporire i fungihi; portare a cottura con acqua e vino, salare e profumare con il prezzemolo.
Tagliare il pollo, eliminando pelle ed ossa, versarlo nella padella con i funghi ed aggiungere il salame sfilettato.
A fuoco spento unire la mostarda ed il formaggio grattugiato e servire.

mercoledì 2 novembre 2011

Sfoglia ricca alla verza e castagne

Questa ricetta l’abbiamo scopiazzata dal numero di Open Kitchen di ottobre, leggermente rivisitata con una verdura più propriamente di stagione, la verza, e con qualche altra aggiunta…
Della preparazione ci aveva molto incuriosito l’effetto di tre strati di ingredienti così diversi tra loro: prima delle verdure morbide, poi una farina saporita e leggermente amara, ed infine una ricotta dolce e cremosa.
Per noi è stato insolito l’utilizzo di una farina nel mezzo di una farcia, in questo caso, essendo una tipologia molto forte e gustosa, ha dato il giusto equilibrio agli altri due ingredienti.
L’effetto finale è anche molto scenografico, ed il sapore ci ha conquistate: decisamente ricercato e da provare.
Per la base noi abbiamo scelto di utilizzare una sfoglia, ma sarebbe stato interessante provarla anche con una pasta phillo, comunque sottile e più croccantina. A nostro parere infatti, una base più spessa avrebbe rischiato di nascondere il ripieno.


Ingredienti:
2 rotoli pasta sfoglia stesa Buitoni (500g)
2 verze
6 castagne
300g ricotta vaccina
2 cucch mostarda vicentina “Boschetti”
100g farina di castagne Molino Rossetto
2 cucch farina bianca
2 cucch olio evo
olio di semi
semi di lino
sale

Lessare le verze, strizzarle e condirle con l’olio evo ed il sale; mescolare con le castagne, la mostarda, la farina bianca.
Stendere ¾ della pasta sfoglia e foderare una tortiera, farcire con la verza e coprire con uno strato di farina di castagne; distribuire la ricotta e chiudere la torta con la sfoglia rimasta, sigillando i bordi.
Bucherellare la superficie e spennellare con un’emulsione di olio di semi ed acqua, salare e spolverare con i semi.
Cuocere in forno ventilato a 180° per circa 40 minuti, di cui i primi 25 nel ripiano più basso del forno.
Related Posts with Thumbnails