Un piatto che per noi è da sempre un ottimo confort food, ricco di ingredienti salutari e autunnali.
Purtroppo non siamo ancora riuscite ad assaggiare la versione originale fatta nella Valtellina, ma home made di esperimenti con i Pizzoccheri ne abbiamo fatti parecchi, ed ovviamente non poteva mancare la versione originale...o quasi.
Tra le caratteristiche che rendono particolare questo piatto, lo speciale tipo di pasta realizzata con il grano saraceno, prodotto ricco di proteine vegetali ad alto contenuto di fibre - così essenziali nella nostra alimentazione - che veniva coltivato, grazie alle migrazioni mongole e ai mercati veneziani, già nel XV secolo nelle vallate bergamasche e bresciane.
La stessa farina di grano saraceno arriva a Como lungo l'Adda e attraverso la Martesana verso Milano, dove fu impiegata nella celeberrima "Mezzaluna comasca", madrei dei Pizzoccheri, così come testimoniano diverse opere della metà del 1500. Nello stesso periodo, lungo la Martesana, un antichissimo piatto della tradizione "Pasta Rostida" veniva realizzato con lo stesso impasto utilizzato per i Pizzoccheri.
Solo 100 anni dopo, nel 1616, la coltivazione del grano saraceno arriva nella Valtellina (l'alta Valle dell'Adda) diventando una della colture più caratteristiche di questa terra.
In quegli anni il Pizzocchero si poteva gustare solo nella versione fresca e nell'ambito dei confini regionali, non esistendone una versione secca come per la pasta, che ne consentisse il trasporto e la conservazione nel tempo. Solo successivamente un famoso pastificio lombardo, depositario di antiche tecniche di lavorazione del grano saraceno, rigorosamente macinato a pietra, ha saputo realizzare l'attuale versione secca, contribuendo alla rapida diffusione e notorietà sul mercato nazionale ed internazionale di questo piatto.
Altra chicca di questa ricetta sono le verdure che lo compongono: verza rigorosamente del nostro orto (anche se un detto popolare dice che le migliori sono quelle che hanno preso la gelata invernale...) e le patate. Per un gusto diverso è più ricercato abbiamo pensato di unire le classiche patate gialle a quelle dolci tipiche di questo inizio autunno.
Purtroppo non siamo riuscite a trovare il formaggio originale, il famoso bitto piemontese, così abbiamo ripiegato per un formaggio morbido di capra, che si è perfettamente sciolto con le verdure.
Il procedimento è un po' diverso da quello della ricetta tipica, che prevederebbe di cuocere patate, verza e pasta tutti assieme, per poi insaporirli con una fonduta di burro e salvia, ed infine il formaggio a dadini. Ma vi assicuriamo che il risultato è molto simile, rustico e forse un po' più leggero...
Per l'abbinamento con il calice abbiamo pensato a un vino rosso, aromatico e ricco.
VINO CONSIGLIATO: Montepulciano (vino dal colore rosso rubino che, con l'invecchiamento, tende ad assumere riflessi granato, profumo intenso ed etereo, sapore equilibrato, asciutto e persistente, nel gusto talvolta possono spiccare note di legno, di confettura e di frutti del sottobosco)
Ingredienti per 5 persone:
500g Pizzoccheri di grano saraceno
313g verza (peso una volta lessata)
117g patate dolci
75g patate a pasta gialla
3 spicchi d'aglio
5 foglie salvia fresca
84g formaggio Granbaby di capra
olio evo
latte
sale e pepe nero
Lessare le verdure, una per volta e separatamente, nella pentola a pressione.
Mondare l'aglio, schiacciarlo e farlo soffriggere in padella con l'olio e le foglie di salvia.
Unire le patate a pezzetti e la verza sminuzzata, quindi insaporire con il sale.
Cuocere i Pizzoccheri in acqua bollente salata, scolarli tenendo da parte un po' di acqua di cottura.
Versare la pasta nella padella con le verdure e farla saltare ammorbidendo con l'acqua di cottura ed un po' di latte (solo se risulta troppo asciutta).
A fuoco spento insaporire con il pepe macinato ed il formaggio tagliato a piccoli pezzetti.
Servire i pizzoccheri ancora fumanti formaggiosi.
18 commenti:
è una vita che non li mangio, ma li adoro! li cucinava sempre un amico che oramai si è trasferito che peccato, li faceva ottimi, ora mi tocca reinvitarlo :D
Mi ricordo quelli della mia nonna.. una festa ogni volta che li faceva.. che buoni.. E adesso non posso mangiarli più, perchè sono intollerante ai formaggi. Mannaggia.. i vostri sono una bontà unica solo a guardarli! :) Buonanotte e complimenti! :)
Mi sono sempre ripromessa di assaggiarli ma ancora non l'ho mai fatto. Però adoro il grano saraceno e sono sicura mi piacerebbero molto. Interssante questa versione con anche le patate dolci. Riuscite sempre a stupire. Un bacione, buona giornata
Buonissima e gustosa!
la sola foto fa venire l'acquolina in bocca!! complimenti
I famosi pizzoccheri!!! non li ho mai assaggiati ma mi hanno detto che sono buonissimi
Mi piacciono molto i pizzoccheri e leggerne la storia è stato interessantissimo!
Verza.. patate e formaggio di capra????? mamma mia mis to leccando le dita!! Ottimi i pizzoccheri alla vostra maniera.. buona giornata :-)
Che buoni, non li mangio da una vita!!!
sono quasi le 16 ma a una sforchettata di questi pizzocheri non direi di no
E' senza dubbio il mio primo piatto preferito...bello colante di formaggio e ricco di verza, proprio come l'avete fatto voi!!!!!!!
spettacolo! che profumo, non oso immaginare!
Ciao, molto probabilmente l'arrivo dell'autunno ha scatenato la voglia di piatti corposi e sostanziosi!!! Pizzoccheri io, pizzoccheri voi, non avrei problemi a mangiarli entrambi!!!
Baci
Un piatto ottimo e molto invitante!!! Complimenti, un bacione
Proponete piatti rustici e sani, senza fronzoli...brave!
Adesso mi linko per seguirvi.... :)
Adoro i pizzoccheri. Mia madre li fa spesso, come ricordo degli anni trascorsi a Seregno, dove sono nata. Lì li mangiava spesso. Ogni volta che li prepara è per lei un tuffo nel passato e io le tengo compagnia, pur non ricordando molto della mia città natale. Li adoro. Siete state bravissime :D
Ottima la vostra versione,brave ragazze. Buon we Daniela.
Che buoni!! Me ne offri un po'? ;)
Buon fine settimana,
Francesca
Posta un commento