Un piatto tra i più antichi e semplici della storia della cucina povera. Le scuole di pensiero però negli anni hanno fornito decine di versione e di varianti diverse tra loro.
I pastori portavano nei loro zaini pezzi di pecorino stagionato, sacchette di pepe nero e pasta essiccata. Il pecorino si manteneva a lungo e senza problemi; il pepe nero rappresentava un alimento che generava calore e proteggeva l’organismo dai freddi intensi delle notti all’addiaccio; la pasta forniva il necessario apporto di carboidrati e calorie. Pezzi di strutto infine servivano come lubrificante per le padelle di ferro.
Poi quando qualcuno dei pastori, aveva ammazzato il maiale, allora spuntava anche il guanciale essiccato e stagionato. Con l’aggiunta di fette di guanciale secco ripassato in padella con lo strutto, nasceva un altro piatto “figlio del Cacio e Pepe”: la “Gricia”
La preparazione del cacio e pepe non richiede una particolare maestria, eppure ormai si tende sempre più ad ignorare la ricetta originaria, che presuppone la totale assenza di qualsiasi grasso di cottura: né olio, né burro, né tanto meno strutto, lardo o pancetta.
Gli spaghetti appena cotti devono semplicemente essere uniti al pecorino grattugiato insieme ad un po’ d’acqua di cottura, in modo tale che il “cacio”, sciogliendosi, vada a formare una deliziosa ed avvolgente crema. Successivamente va aggiunto abbondante pepe.
Ovviamente la ricetta romana vuole il cacio romano, quindi sempre e solo Pecorino Romano.
Nel tempo le varianti del cacio e pepe in cucina sono state tante: chi profetizza che il pepe va scaldato in padella con l’olio, chi aggiunge al pecorino anche parmigiano in pari quantità per rendere meno “piccante” e sapido il piatto, chi usa pasta all’uovo nella convinzione che renda il piatto più cremoso, chi aggiunge un filo d’olio di oliva alla fase finale, chi addirittura ripassa in padella prima di servire.
Va bene tutto, perchè la cucina è fatta innanzitutto di gusto, e a chi piace variare le ricette tradizionali, può farlo, senza commettere alcun reato!
Questa è la nostra ricetta, preparata SOLO per noi due!
Ingredienti per 2 persone:
110g mini farfalle Barilla
85g pecorino romano Pastorello grattugiato
pepe nero Cannamela in grani
sale
Cuocere la pasta in acqua bollente salata.
Grattugiare il pecorino.
Condire la pasta con il pecorino e un po’ di acqua di cottura per sciogliere il formaggio; servire spolverando con il pepe nero.
17 commenti:
Ne mangerei subito un piatto: troppo buona questa ricetta!
E se ti dicessi che in realtà non ho mai mangiato il classicissimo cacio e pepe???? Che vergogna...devo assolutamente rimediare ;-)Buona domenica
che prelibatezza questo primo piatto..complimentiiiiiiiii
hai proprio ragione...le tradizioni stanno scomparendo ma finche' ci saremo noi nn accadra' xche' ci impegnamo a tenerle vive!!! no?? ottimo primo degno di ogni ITALIANO che si rispetti buona domenica cara ;-)))
Un classico intamontabile il cacio e pepe e sempre così tanto buono!!
Buona domenica ragazze!!
Ottimo il cacio e pepe... che bella versione con la pasta corta!!! smack buona domenica! :-)
Buonissima!
Chiamatelo reato...
ragazze siete un mito
baci e buona domenica
Che buoni "cacio e pepe", sono invitantissimi! Complimenti, sono i patti della tradizione che fanno venire l'acquolina in bocca a dispetto di tutte le mode. Teresa G
Il "cacio&pepe" classico classico classico non ricordo di averlo mai mangiato. Io ci spolvero sopra il pecorino sardo grattugiato, che non è proprio la stessa cosa. Mia sorella preferisce il grana che è più delicato. Comunque siamo lì, credo sia uno dei cibi "coccola" dell'italiano medio, uno di quei piatti che ti fanno sentire a casa :)
con queste farfalle viene l'acquolina m.m. buona serata
adoro la pasta con il cacio, devo dire che questa semplice ricetta origianale ha proprio una marcia in piu! un bacio
vale
ottimo piatto
semplice ma gustoso
ciao
ci credete se vi dico che è la mia pasta preferita???
Un abbraccio sorelline care!
Cacio e pepe è+ uno dei condimenti che più preferisco per la pasta...e le farfalline ci stanno benissimo con quetso sughetto cremoso e saporito!
Una bonta', complimenti!
Buona! Alla fine le ricette genuine sono quelle che mi piacciono di più, pochi ingredienti di qualità! un segreto sempli... complimenti per il blog e le idee carine che dai, la marmellata di caffé la dovrò assolutamente provare :) ti consiglio se ti va di partecipare a questo concorso, http://www.santacristina1946.it/stappaescatta ! è una bella occasione e basta una foto, si vince un iPad2! Baci, Irene
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